
ADHD e genitorialità: come ritrovare serenità in famiglia
Share
A volte crescere un figlio sembra un’impresa fatta di piccoli ostacoli quotidiani.
Ci sono giorni in cui basta un no per scatenare una crisi, una semplice richiesta per innescare urla, oppure una regola perché sembri tutto troppo complicato da rispettare.
Se tuo figlio fatica a stare fermo, si distrae facilmente o reagisce in modo esplosivo alle frustrazioni, è normale che tu ti senta confuso, sopraffatto… o addirittura inadeguato.
Ma la verità è che non sei un cattivo genitore.
E tuo figlio non è un bambino “difficile”.
Forse, semplicemente, avete bisogno di una nuova chiave di lettura.
Quando c’è di mezzo un disturbo come l’ADHD, non basta l’intuito o l’esperienza: servono strumenti specifici, comprensione profonda e strategie mirate. Ed è qui che entra in gioco il Parent Training.
Questo percorso nasce per sostenere i genitori che vogliono aiutare davvero i propri figli, imparando a gestire le difficoltà quotidiane senza sensi di colpa, frustrazione o inutili scontri.
Con l’aiuto di una guida esperta, potrai costruire una relazione più serena, efficace ed empatica con tuo figlio. Perché ogni famiglia merita di vivere con maggiore equilibrio. E ogni bambino ha bisogno di essere capito nel modo giusto.
Cos'è l'ADHD?
L'ADHD, acronimo di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è un disturbo del neurosviluppo che compare durante l'infanzia e può proseguire anche nell'età adulta. Non si tratta di una semplice vivacità o disobbedienza, ma di un diverso modo di funzionare del cervello, in particolare nelle aree che regolano l'attenzione, il controllo degli impulsi e l'organizzazione del comportamento.
I bambini con ADHD possono presentare difficoltà in tre aree principali:
- Disattenzione: faticano a mantenere la concentrazione su un compito, a seguire le istruzioni, a portare a termine le attività scolastiche o quotidiane. Sembrano "distratti", ma non per mancanza di volontà.
- Iperattività: si muovono continuamente, anche in situazioni in cui ci si aspetta che stiano seduti. Possono sembrare "sempre in movimento", parlano molto, toccano tutto, faticano a rilassarsi.
- Impulsività: rispondono prima di aver ascoltato tutta la domanda, interrompono gli altri, hanno difficoltà ad aspettare il proprio turno o a controllare le proprie reazioni emotive.
Questi comportamenti non sono il frutto di una cattiva educazione o di genitori permissivi, né di un bambino "capriccioso". Sono invece il risultato di un funzionamento neurobiologico diverso, in cui alcune aree del cervello (come la corteccia prefrontale) si sviluppano più lentamente o lavorano in modo meno efficiente nella regolazione del comportamento, dell'attenzione e delle emozioni.
Cosa succede nel cervello di un bambino con ADHD?
Le neuroscienze hanno dimostrato che nei bambini con ADHD ci sono alterazioni nei circuiti cerebrali che coinvolgono neurotrasmettitori come la dopamina e la noradrenalina, fondamentali per il controllo dell'attenzione e degli impulsi. Questo spiega perché il bambino possa:
- avere tempi di risposta più rapidi ma meno riflessivi;
- passare da un'attività all'altra senza finirne una;
- reagire in modo esplosivo a piccole frustrazioni;
- dimenticare facilmente le consegne o gli oggetti scolastici.
È solo vivacità?
No, l'ADHD è molto più di un bambino energico o disattento ogni tanto. Perché si possa parlare di ADHD, i comportamenti devono:
- essere persistenti e presenti in più contesti (casa, scuola, attività extrascolastiche);
- iniziare prima dei 12 anni;
- interferire significativamente con il funzionamento quotidiano e il benessere del bambino (e della famiglia).
Cosa può fare un genitore?
Quando si ha un figlio con ADHD, è normale sentirsi sopraffatti, impotenti o addirittura messi in discussione come genitori. Ma è proprio in questi momenti che la comprensione del disturbo e l’adozione di strategie educative mirate possono fare la differenza.
La prima cosa importante da ricordare è che l’ADHD è un disturbo reale, riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, con basi neurobiologiche. Non è colpa dei genitori, né del bambino. Il cervello di un bambino con ADHD funziona in modo diverso, soprattutto nelle aree che regolano l’attenzione, l’autocontrollo e la pianificazione.
Capire questo meccanismo cambia tutto: invece di interpretare i comportamenti del bambino come "provocazioni", possiamo iniziare a leggerli come segnali di difficoltà che richiedono risposte educative diverse dal solito.
Perché le strategie educative “classiche” non funzionano?
Molti genitori si accorgono, spesso con frustrazione, che punizioni, rimproveri e minacce non portano ai risultati sperati. Questo perché:
- Il bambino con ADHD non apprende bene dalle punizioni: fatica a collegare causa-effetto, soprattutto se il rimprovero arriva molto dopo il comportamento;
- Ha difficoltà a trattenere l’impulso: non è che “non vuole” comportarsi bene, ma spesso “non riesce”;
- Le regole generiche non bastano: servono indicazioni chiare, semplici e immediate, ripetute con coerenza.
Ed è proprio qui che entra in gioco il Parent Training
Il Parent Training è un percorso guidato da uno psicoterapeuta esperto, pensato per aiutare i genitori a:
- Comprendere a fondo l’ADHD e il comportamento del proprio figlio;
- Sviluppare competenze specifiche per gestire la quotidianità in modo più efficace;
- Ridurre i conflitti e migliorare la comunicazione in famiglia;
- Sostenere il figlio nelle sue difficoltà, rafforzando l’autostima e la relazione genitore-bambino.
Non si tratta di “istruire” i genitori su cosa è giusto o sbagliato fare, ma di offrire strumenti pratici, concreti e personalizzati, basati sulle più recenti evidenze scientifiche. Durante il percorso si lavora su:
- tecniche di rinforzo positivo e motivazione;
- strategie per prevenire le situazioni critiche;
- modi efficaci per intervenire durante le crisi (senza punizioni inutili o sgridate infinite);
- routine chiare e prevedibili, che aiutano il bambino a sentirsi più sicuro;
- potenziamento della relazione affettiva e autorevole, che diventa la vera leva del cambiamento.
Un investimento per tutta la famiglia
Uno dei benefici più importanti del Parent Training è che non aiuta solo il bambino, ma migliora il benessere di tutta la famiglia. I genitori ritrovano fiducia nel proprio ruolo educativo, si sentono meno soli, più preparati e più sereni. E anche il bambino percepisce questo cambiamento, sentendosi più compreso, sostenuto e valorizzato.
Perché, con gli strumenti giusti, ogni genitore può diventare il miglior alleato del proprio figlio.
Perché il Parent Training è così importante?
Quando si cresce un bambino con ADHD, anche le azioni più semplici – come farlo vestire, uscire di casa o completare i compiti – possono diventare fonte di frustrazione e conflitto. Molti genitori si sentono soli, disorientati o stanchi di tentare strategie che sembrano non funzionare.
Il Parent Training nasce proprio per rispondere a questo bisogno: è un intervento psicologico strutturato, specificamente pensato per i genitori, che fornisce strumenti pratici, strategie concrete e una comprensione più profonda del funzionamento del bambino con ADHD.
Durante il percorso, i genitori imparano non solo cosa fare, ma anche perché alcune strategie funzionano e altre no. Questo aumenta la consapevolezza, riduce il senso di colpa e permette di recuperare fiducia nel proprio ruolo educativo.
Le tecniche proposte si basano su evidenze scientifiche e si concentrano su come:
- prevenire i comportamenti problematici;
- rafforzare quelli positivi;
- intervenire durante le crisi con fermezza, ma senza punizioni inefficaci;
- costruire una relazione basata su fiducia, empatia e autorevolezza.
Il Parent Training è uno degli approcci più raccomandati dalle linee guida internazionali per la gestione dell'ADHD, perché ha dimostrato, nel tempo, di produrre benefici non solo per il comportamento del bambino, ma anche per il benessere di tutta la famiglia.
👩 Chi sono
Mi chiamo Lucia De Cristofaro, sono psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e mamma. Da anni mi occupo di aiutare genitori e insegnanti a gestire i comportamenti difficili di bambini e ragazzi, con un approccio pratico, empatico e basato sulle evidenze scientifiche.
Offro consulenze individuali, percorsi di Parent Training e corsi online, anche a distanza.
📍 Ricevo a Frattamaggiore (NA) e online.
📧 Email: dott.ssadecristofaro@gmail.com
📱 Instagram: psicologa_dottssadecristofaro
📲 Seguimi su TikTok: lucia.de.cristofa
🔗 Prenota una consulenza: clicca qui
COMPILA IL MODULO DI INFORMAZIONI QUI: clicca qui
Libri e Manuali
1.Barkley, R. A. (2020). Parenting the Defiant Child: The Clinically Proven Five-Week Program for Parents of Two- to Six-Year-Olds. Guilford Press.
2.Barkley, R. A. (2013). Taking Charge of ADHD: The Complete Authoritative Guide for Parents. Guilford Press.
3.Cavolina, P., & Cornoldi, C. (2012). ADHD: Bambini e ragazzi con deficit di attenzione e iperattività. Strategie per aiutare i genitori e gli insegnanti. Giunti Psychometrics.
4.Pfiffner, L. J. (2008). All About ADHD: A Family Resource for Helping Your Child Succeed with ADHD. Scholastic.
Articoli e Ricerche
5. Daley, D., Van der Oord, S., Ferrin, M., Cortese, S., et al. (2018). Behavioral interventions in Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: A meta-analysis of randomized controlled trials across multiple outcome domains. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, 57(10), 729-738.
6. Fabiano, G. A., Pelham, W. E., Coles, E. K., et al. (2009). A meta-analysis of behavioral treatments for attention-deficit/hyperactivity disorder. Clinical Psychology Review, 29(2), 129–140.
7. Chronis-Tuscano, A., Seymour, K. E., Stein, M. A. (2021). Psychosocial interventions for children with ADHD. In: Barkley R.A. (Ed.), Attention-Deficit Hyperactivity Disorder: A Handbook for Diagnosis and Treatment (5th ed.). Guilford Press.
Linee guida
8. NICE (National Institute for Health and Care Excellence). (2018). Attention deficit hyperactivity disorder: Diagnosis and management. https://www.nice.org.uk/guidance/ng87
9. American Academy of Pediatrics. (2019). Clinical Practice Guideline for the Diagnosis, Evaluation, and Treatment of Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder in Children and Adolescents. Pediatrics, 144(4), e20192528.
10. SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza. (2022). Linee guida per la diagnosi e il trattamento dell’ADHD in età evolutiva.